Terminati i fondi, la Sovrintendenza, che aveva promesso la chiesa agibile e funzionante, praticamente chiude in cantiere.
Restavano da fare:
- il recupero ed il restauro delle superfici a marmorino delle pareti;
- la sistemazione ed il consolidamento degli altari esistenti e di quanto rimasto di quelli trasferiti nella chiesa nuova;
- la ricollocazione della balaustra del presbiterio;
- il recupero della sagrestia;
- il completamento dell’impianto di riscaldamento con la costruzione della centrale termica e la fornitura della relativa caldaia;
- l’impianto elettrico, di illuminazione, di amplificazione e audiovisivo;
- il consolidamento e il restauro del coro sopra l’ingresso;
- la predisposizione e posa in opera dei serramenti;
- la sistemazione delle aree esterne.